LA NOSTRA STORIA

Spaziatura tra colonne
L’attività svolta dall’ASD Monselice basket ha sempre comportato la partecipazione ai campionati federali di Prima Divisione o di Promozione, oltre ai vari tornei a carattere giovanile.
Naturalmente tra un campionato e l’altro la squadre hanno partecipato ad innumerevoli tornei con risultati spesso soddisfacenti: da ricordare le nove apparizioni al Torneo internazionale di Vienna dal 1999 al 2018. Comunque le maggiori soddisfazioni furono il secondo posto nel campionato Ragazzi 1971/72 e nel 1976/77, il secondo nel campionato di Promozione 2004/05, il primo posto nel campionato di Prima Divisione nel 2011/12, e la vittoria al torneo di Adria nel 1973.
La notevole cura che la società ha rivolto al settore giovanile ha permesso di disputare l’attività con ragazzi monselicensi, alcuni dei quali richiesti da squadre di categoria superiore, quali Carlo Alberto Gasparello, Marco Reffo, Stefano Danieli e Antonio Loreggian convocati alle selezioni nazionali. Inoltre la società è stata premiata dalla Federazione con l’organizzazione di corsi per arbitri ed allenatori, oltre alla disputa di finali provinciali dei campionati giovanili e del torneo minibasket.
Non bisogna scordare il settore femminile che svolse la propria attività dal 1974 ai 1981: l’adesione delle ragazze fu buona, ed i risultati incoraggianti, ma di fronte alla mancanza d’impianti e spazi adeguati per svolgere una corrette attività, la scelta fu obbligata, e si decise di proseguire solo con il settore maschile, anche se l’intenzione di riprendere in mano l’attività femminile non è certo tramontata. Giova ricordare che sino al 1982, anno in cui entrò in funzione il palasport, tutte le attività si svolgevano all’aperto, sul campo in cemento del Patronato, poiché la palestra era troppo piccola per ospitare partite di campionato, e quindi prima di battere gli avversari si doveva sconfiggere il ghiaccio, la nave, il sole a picco, talvolta la pioggia, ma soprattutto il terribile manto asfaltato che provocava tagli ad abrasioni in abbondanza. Particolare curioso: quando suonavano le campane l’arbitro era costretto a sospendere l’incontro, perché non si udiva più il trillo del fischietto.